Categorie
Novità [vedi]
B&W coppia stand in acciaio da pavimento per diffusori acustici
6% di sconto
Vetrina [vedi]
YAMAHA RX-V4A DAB GARANZIA UFFICIALE ITALIA
15% di sconto
Indiana Line NOTA 550-250 Decibel kit Home Cinema 5.1 con cavi
24% di sconto
Indiana Line DIVA 5 B coppia diffusori da pavimento
10% di sconto
Il tuo Home Theatre - 10
Prosegue la pubblicazione dei vostri sistemi Home Theatre. Qui un impianto Dolby ATMOS, con diffusori a incasso nelle pareti e sul soffitto.
Come sempre manterremo l'anonimato sui fortunati proprietari, per comprensibili ragioni di privacy.
Per partecipare a questa vetrina è richiesto un minimo di descrizione, l'elenco dei componenti dell'impianto e qualche bella foto da cui si possa almeno intuire e apprezzare l'allestimento realizzato, curando il più possibile ogni dettaglio.
Click sulle foto per ingrandirle. Click a destra dell'ingrandimento per andare avanti, click a sinistra per arretrare.
Click sui link sottolineati in blu per aprire le schede tecniche dei prodotti citati.
----
Un elefante si mangia a piccoli morsi *
Dopo tanto cercare, innumerevoli contatti con ditte costruttrici e agenzie, ad ottobre 2019 con mia moglie ci impegnavamo nell’acquisto di una casa. Della casa c’erano solo dei disegni, degli “elaborati” per la presentazione in Comune e l’approvazione del progetto. A inizio 2020 il progetto era pronto, la riunione della commissione edilizia programmata a fine marzo, mentre la ditta costruttrice aveva già iniziato i rilievi sul terreno, pronta a cominciare.
Poi… la pandemia.
Il Comune si blindò, cancellando ogni riunione o attività. Così il progetto rimase in attesa di approvazione fino all’estate 2020.
Non voglio lamentarmi. Per noi è stato un disagio, ci sono stati ritardi e spese extra impreviste.
Non posso lamentarmi se ripenso al silenzio rotto solo dalle sirene delle ambulanze, a quelle lugubri file di camion in città, a chi non ce l’ha fatta. Siamo stati fortunati.
Così fortunati che ho pensato di approfittare del fatto che la casa era in costruzione per inserire un nuovo Home Theatre in sala e sostituire un Sony 5.1 acquistato nel 1998 (se ricordo bene), con lettore DVD integrato nel sintoamplificatore e non in grado di decodificare i segnali audio in arrivo da un moderno lettore Blu-Ray.
Con l’idea di un impianto da usare sia per la TV sia per ascoltare musica (da più fonti), ho iniziato a cercare, rigorosamente su internet, qualcosa che potesse fare al caso mio. All’inizio soluzioni Sony e Bose, soprattutto, marche che già conoscevo, che apprezzo tuttora e che offrono soluzioni molto discrete, che quasi scompaiono nell’arredamento.
Poi ho letto alcune recensioni sui diffusori Indiana Line, un prodotto nazionale di alta qualità. Che dire? In breve ho deciso che sarei partito da lì, che il mio impianto sarebbe stato costruito intorno a quei diffusori, un prodotto orgogliosamente italiano.
Lo so che poi i mobili per ragioni di costi li devono far fare in Cina (come tutti i concorrenti) e alcuni degli altoparlanti provengono da altri Paesi del mondo. È la globalizzazione, bellezza. Ma è la mente pensante dietro a quei progetti ad essere italiana. E per me è quello che conta.
Sì, ma come sarebbe dovuto essere, il nuovo impianto? Era dai tempi del liceo che non prendevo in mano una rivista di HiFi. Inoltre, trasferitomi dalla Liguria nella bergamasca, e con gli appennini diventati d’improvviso invalicabili, avevo perso il mio rivenditore di riferimento (pure lui dai tempi del liceo) per l’alta fedeltà e la musica.
Con in mente i diffusori Indiana Line, a settembre 2020 ho contattato la CORAL di Cascine Vica (Torino) per informazioni e suggerimenti (dal 2021 la distribuzione è stata affidata ad AudioKlan, l’internazionalizzazione ha le proprie esigenze, NdR). In CORAL sono stati gentili, professionali, corretti ed ho iniziato a farmi un’idea su quali diffusori avrebbero fatto al caso mio (pavimento, scaffale, incasso) ma ho anche realizzato che se volevo un buon impianto dovevo trovare un professionista serio ed affidabile.
Con il mio fido compagno di lockdown - il PC - e una buona connessione, ho iniziato a cercare chi vendeva i diffusori di mio interesse.
Su un noto sito di vendite on-line (Amazon, NdR) ho visto kit 5.1 realizzati a partire da diffusori Indiana Line della ditta Decibel.
Confortato dal fatto che, come il mio vecchio rivenditore di fiducia, Decibel era nell’elenco dei rivenditori autorizzati Indiana Line (Direzionale, NdR), li ho contattati esponendo le mie idee e le mie richieste.
La mail di risposta del Sig. Fiorenzo è stata confortante; traspariva una persona seria, professionale, appassionata, che voleva realizzare qualcosa di qualità e gratificante per chi, negli anni a venire, lo avrebbe usato ed apprezzato.
È cominciato così un fitto scambio di mail per la scelta dei singoli componenti, il posizionamento dei diffusori e così via.
Con Fiorenzo abbiamo iniziato a configurare un impianto che doveva crescere partendo, ovviamente, dai diffusori Indiana Line e da un sintoamplificatore di qualità, cui collegare un esistente lettore Blu-Ray e il TV; un nucleo che fosse possibile espandere in seguito con un buon lettore CD, accogliere un piatto per il vinile, riprodurre musica e film in streaming...
Potendo progettare l’impianto in una casa in costruzione, la configurazione scelta è stata una 5.1.2, con due diffusori a soffitto per gli effetti ATMOS / DTS:X.
Ecco i diffusori consigliati:
N. 1 coppia di diffusori da pavimento Indiana Line TESI 561 N per i canali frontali;
N. 1 diffusore Indiana Line TESI 761 N per il canale centrale;
N. 1 subwoofer attivo Indiana Line BASSO 840;
N. 1 coppia di diffusori da incasso Indiana Line TESI Q per i canali surround principali;
N. 1 coppia di diffusori da incasso Indiana Line TESI Q per i canali a soffitto.
Per la connessione dei diffusori sono stati necessari in totale 60 metri di cavo di potenza ad alte prestazioni, sezione 2.5 mmq. rame puro 99,99% lavorazione OFC.
Cavo per subwoofer Decibel DB-SHF-XG doppia schermatura.
La destinazione del locale, con una zona soggiorno ed una zona pranzo, ha ristretto le possibilità di installazione dei diffusori surround principali alla sola parete posteriore. Così ho coinvolto la ditta costruttrice per essere sicuro che nelle pareti e nel soffitto vi fosse la profondità di circa 8 cm. necessaria per il montaggio dei box in medite dei TESI Q.
Nelle due piantine la modifica della posizione dei diffusori TESI Q grazie ai consigli di Fiorenzo.
A gennaio 2021, una volta sicuro di poter istallare nelle pareti e nel soffitto i diffusori ad incasso (cioè dopo aver personalmente controllato in cantiere, ch’èmmeglio), ho contattato Fiorenzo per effettuare l’ordine. E scoprire che, come purtroppo egli aveva previsto consigliandomi di ordinare i diffusori prima possibile, la pandemia aveva avuto un impatto negativo anche su tutti i comparti dell’alta fedeltà, con grossi problemi di disponibilità di… tutto, da parte di tutti i produttori.
A inizio febbraio, pur non potendo fornirmi in un colpo solo tutti i diffusori, Fiorenzo riusciva ad anticipare l’invio delle cassematte da murare nel soffitto e a fine aprile mi spediva anche le 2 coppie di TESI Q.
Devo dire che questi TESI Q che ritenevo modesti sono invece di grande qualità.
Come mi faceva notare Fiorenzo utilizzano gli stessi altoparlanti dei diffusori TESI 561 e TESI 761; adesso mi dispiace sentirli così poco e quasi mai per della musica, essendo collegati ai canali surround: mi sembra di far loro torto!
Ho avuto modo di ammirarne la costruzione prima del montaggio e la qualità si nota già a occhio. Come si può vedere dalla foto, una volta montati sono discreti ed eleganti (molto più del lampadario…).
A questo punto serviva il sintoamplificatore, e ancora una volta la disponibilità era “IL” problema. Comunque a maggio Fiorenzo mi contatta offrendomi l’unico DENON AVR-X2700H DAB+ colore nero arrivato, di dieci ordinati da tempo. Era parte della primissima ipotesi di configurazione fatta a settembre, e quel DENON non me lo sono lasciato sfuggire.
Sia il DENON AVR-X2700H DAB+ sia il diffusore centrale Indiana Line TESI 761 hanno dimensioni importanti, ben maggiori rispetto ai componenti del mio vecchio sistema. Ho dovuto cercare un nuovo mobile che potesse contenere comodamente i nuovi elementi, nascondendovi ciò che non occorre sia in vista ed evitando l’invasione del salotto, in un maldestro tentativo di …appropriazione indebita. Leggasi: Wife Acceptance Factor ;-)
Ed è iniziata la Grande Attesa. Anche i materiali edili risentivano di problemi di approvvigionamento e sebbene l’impresa continuasse a confermare la consegna della casa ai primi di giugno, iniziavo ad avere dei dubbi.
A giugno la casa non era pronta. “Entro metà luglio”. “Per ferragosto chiudiamo i lavori e potete entrare”. “Fissate il trasloco per fine settembre”. “Di sicuro il 20 ottobre”. “Senza dubbio a novembre”.
Abbiamo traslocato prima di Natale ma, con l’impianto elettrico ancora da ultimare, ho potuto aprire i cartoni inviati da Decibel solo il 15 gennaio 2022.
Dopo varie prove su come sistemare i singoli componenti, ho potuto ordinare anche dei nuovi cavi HDMI della lunghezza necessaria.
Su suggerimento di Fiorenzo ho optato per 2 cavi HDMI 2.1 AudioQuest Pearl 48G da 2 metri con cui ho collegato la TV all’eARC del DENON ed il mio lettore Blu-ray Samsung UBD-M8500 UHD.
Con l’occasione, assieme ai cavi AudioQuest mi sono fatto spedire un lettore CD DENON DCD-600NE, altra consegna “a sorpresa” dell’importatore DENON Italia ed una coppia di cavi doppia schermatura Decibel Dual Mono DB-2SHF-G da 1,8 metri, per il collegamento del lettore CD al sintoamplificatore.
Se i TESI Q sono discreti ed eleganti, tutti gli altri diffusori non sono da meno. Le linee sono semplici e risultano sobri e ben rifiniti. I diffusori principali, le colonne TESI 561 N non sono neanche troppo ingombranti, considerando le prestazioni che sono in grado di offrire. Essendo essi dotati di connessioni bi-wiring, ho preferito rimuovere i ponticelli ed utilizzare due cavi per canale.
Sistemati il sintoamplificatore, il diffusore centrale, il lettore CD e il Blu-Ray nei vani del mobile, ho effettuato la taratura con l’Audissey, operazione più semplice, veloce ed efficace di quella che tanto tempo fa avevo fatto col mio vecchio Sony.
Anche se la posizione dei diffusori anteriori e del subwoofer BASSO 840 non è ottimale (evitare possibilmente gli angoli, NdR), al mio orecchio la resa sembra comunque straordinaria.
La stanza come ho detto non è dedicata solo all’alta fedeltà e devo accettare compromessi.
Sto valutando se eliminare un modulo del mobile e guadagnare 60 centimetri per lasciare più spazio tra i diffusori di sinistra e la parete, arrivando anche ad allineare più simmetricamente il fronte sonoro rispetto al TV.
Si tratta del modulo che, nelle mie intenzioni, era dedicato ad ospitare i dischi in vinile. Ne ho talmente pochi che potrei abbandonare l’idea di aggiungere un piatto giradischi.
All’interno di uno dei moduli del mobile ho inserito un vecchio lettore DVD.
Grazie ad una offerta molto vantaggiosa ho acquistato un TV LG Oled C1 da 77 pollici che ho scelto per i pixel auto-illuminanti, la profondità dei neri e la gamma di colori (adotta il Dolby Vision IQ ed il Dolby Atmos).
Di questo LG mi ha sorpreso molto la qualità dell’audio a bordo, più che sufficiente per guardare i normali programmi TV, per i quali non sento il bisogno di accendere il DENON (non credo che apprezzerei di più le frequenti interruzioni pubblicitarie). Aspetto ancora l’elettricista per sistemare antenna TV e alcuni dei cavi che dovrebbero essere nascosti ma sono al momento visibili.
Con gran parte della mia collezione di CD e DVD ancora chiusa in qualche scatola, ho iniziato ad ascoltare qualche CD tra quelli a portata di mano: prima gli U2, che piacciono molto anche a mia moglie, Beatles, che sono riuscito a far apprezzare ai miei figli, Beach Boys, Elton John, The Cars, poi l'Aida di Verdi e il Don Pasquale (a Bergamo non può mancare Donizetti).
Sono spuntati alcuni film su DVD e qualche Blu-Ray in 4k Ultra HD con Dolby ATMOS (Harry Potter, Star Wars, Man in Black) perfetti per sentirmi intimare continuamente di abbassare il volume nelle scene più concitate...
Da qualche parte avevo il DVD di “Salvate il soldato Ryan” (Steven Spielberg, 1998), 5 oscar, uno per il miglior sonoro. L’ho visto quando uscì al cinema.
Quello che Spielberg ha fatto è incredibile; ti scaraventa insieme a Capa e ai Ranger ad Omaha Beach per 20 minuti sconvolgenti, che ti precipitano in uno stato di angoscia cupa e profonda. Non avrei mai creduto possibile provare quelle sensazioni in una sala di proiezione, seduto in poltrona. Tutt’altro che piacevole, non è neanche bello, è semplicemente realistico, e (una volta che ero solo in casa) ho messo l’impianto alla prova (anche se l’audio del DVD è “solo” Dolby 5.1).
Una resa audio pazzesca!
Per quanto riguarda l’audio alcuni film si possono veramente apprezzare solo in una sala cinematografica oppure con un impianto ben studiato come il mio.
Solo recentemente (trattandosi di una nuova urbanizzazione) sono riuscito ad allacciarmi alla linea telefonica e posso ora vedere film e serie TV in streaming. Anche in questo caso la presenza dell’impianto ha completato egregiamente l’esperienza audiovisiva.
Per il quieto vivere sto provando delle impostazioni personalizzate che esaltino i dialoghi senza aumentare troppo il volume generale. Impostazioni che, parafrasando l’ormai noto W.A.F. (Wife Acceptance Factor) spesso citato negli articoli di questo sito, battezzerei W.A.S. (Wife Acceptable Setting).
Concludendo.
I diffusori stanno uscendo ora dalla fase di rodaggio ma il suono è già fantastico e sì, ho detto che l’audio della TV è buono ma non è neanche lontanamente paragonabile a quello che può rendere un impianto di qualità ben progettato come questo.
A chi piace vedere film a casa consiglio senza dubbio di considerare la realizzazione di un impianto ritagliato sulle proprie esigenze e gusto - da una parte - e le caratteristiche del locale dall’altra.
In questo caso anche le considerazioni economiche hanno il loro peso ma grazie a persone come Fiorenzo e rivenditori come Decibel potete stare certi di arrivare a scegliere ciascun componente con la garanzia del miglior rapporto qualità/prezzo, evitare acquisti sbagliati e, se preferite, facendo crescere l’impianto un po’ alla volta.
Non mi rimane che ringraziare, più che doverosamente e sinceramente Fiorenzo, il mio nuovo consulente, l’esperto rivenditore di fiducia da questo lato degli Appennini.
-- FF
*NOTA: affrontando anche le imprese più ardue un piccolo passo alla volta, il risultato arriva.